2012-11-21
Dal 16 maggio 2009 il Datore di Lavoro, nell’ambito della Valutazione dei Rischi e della redazione del relativo documento deve tener conto anche dei rischi collegati allo stress “lavoro correlato”.
COSA PREVEDE IL DLGS 81/08
Articolo 28 Dlgs 81/08 : “La valutazione dei rischi, anche nella scelta delle attrezzature di lavoro e delle sostanze o dei preparati chimici impiegati, nonché nella sistemazione dei luoghi di lavoro, deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato, secondo i contenuti dell’accordo europeo dell’8 ottobre 2004 (…)” e “deve essere svolta sulla base delle indicazioni di cui all’articolo 6, comma 8, lettera m-quater”.
Articolo 6 Dlgs 81/08: “La Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro ha il compito di (…) elaborare le indicazioni necessarie alla valutazione del rischio da stress lavoro-correlato”.
COSA E’ LO STRESS LAVORO CORRELATO
Secondo l'Accordo Interconfederale per il recepimento dell'Accordo Quadro Europeo sullo stress lavoro-correlato concluso l'8 ottobre 2004, "lo stress è una condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentono in grado di corrispondere alle richieste o alle aspettative riposte in loro".
Quando si sperimenta una condizione di questo tipo nella realtà lavorativa si parla di stress lavoro-correlato che può determinare un cattivo stato di salute dei lavoratori inficiandone l'efficienza lavorativa.
Lo stress lavoro-correlato può essere causato da fattori diversi riconducibili sia al contenuto del lavoro (ad es. mansioni monotone, eccessivo carico di lavoro, carenza di varietà, alti livelli di pressione temporale, carenza di controllo sui tempi ecc.) che al contesto del lavoro (ad es. ambiguità di ruolo, scarsa partecipazione ai processi decisionali, conflitti interpersonali, scarso supporto dai colleghi e dal superiore, assenza di sviluppo di carriera ecc.).
La rilevanza di questa tematica è ulteriormente evidenziata dall'adozione, nella normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro, della definizione di "salute" mutuata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità ed intesa quale "stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un'assenza di malattia o d'infermità", premessa per una garanzia di tutela dei lavoratori anche attraverso un'adeguata valutazione del rischio da stress lavoro - correlato.
Condizioni di stress particolarmente intense e protratte nel tempo possono contribuire all'insorgenza di problemi di salute di vario tipo.
Gli effetti fisiologici dello stress possono essere: ipertensione, disturbi muscolo scheletrici, gastrointestinali, del sonno e relativi alle difese immunitarie. Sul piano cognitivo invece si possono verificare problemi di concentrazione e disattenzione.
Lo stress, qualora sia correlato all'attività lavorativa, può produrre effetti negativi sulla qualità dei servizi svolti, sulla produttività dell'azienda e anche sull'immagine dell'organizzazione, tra cui: aumento dell'assenteismo e del turnover, peggioramento dei rapporti tra colleghi, calo di produttività e adozione di comportamenti non sicuri con conseguente aumento di incidenti ed infortuni.
All. STRUMENTI PER LA EFFETTUAZIONE DIRETTA DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO “SLC”
All C- Linea Guida Coordinamento Tecnico Interrregionale
All B- Check-list di Autovalutazione
All A- Bozza documento di aggiornamento del Documento di Valutazione Aziendale dei Rischi
Confcommercio Pordenone | Tel: 0434 549411