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Fondo a sostegno dell'impresa femminile. Pubblicazione decreto interministeriale

2021-12-20

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 14 dicembre u.s. il decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il ministro dell’economia e delle finanze, di attuazione del Fondo a sostegno dell’impresa femminile, istituito dall’articolo 1, comma 97, della legge 30 dicembre 2020, n. 178 (Legge di bilancio per il 2021), e finalizzato a promuovere e sostenere l'avvio e il rafforzamento dell'imprenditoria femminile, la diffusione dei valori dell'imprenditorialità e del lavoro tra la popolazione femminile, la massimizzazione del contributo quantitativo e qualitativo delle donne allo sviluppo economico e sociale del Paese. Il Fondo a sostegno dell’impresa femminile è istituito con uno stanziamento iniziale di 40 milioni di euro. Esso è inserito anche tra le linee di intervento del Ministero dello sviluppo economico nel Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, che prevede complessivamente 400 milioni a sostegno dell’imprenditoria femminile.


Il decreto definisce la ripartizione della dotazione finanziaria iniziale del Fondo tra le tipologie di interventi previste dalla legge, le modalità di attuazione dei predetti interventi, i criteri e i termini per la fruizione delle agevolazioni e le attività di monitoraggio e controllo.


Con un successivo provvedimento del Ministro dello sviluppo economico saranno indicati i termini di apertura per la presentazione delle domande attraverso cui richiedere le agevolazioni.


Le linee di azione del Fondo sono rappresentate da:


La dotazione finanziaria, pari a 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022, è così ripartita:


Al fine di massimizzarne l'efficacia e l'aderenza ai bisogni e alle caratteristiche dei territori, il Ministero e il Soggetto gestore (Invitalia) promuovono la collaborazione con le regioni e gli enti locali, le associazioni di categoria, il sistema camerale e i comitati per l'imprenditoria femminile.


Le agevolazioni di cui ai capi II (Nascita) e III (Sviluppo e consolidamento) sono concesse ai sensi dell'art. 22 del regolamento GBER (Reg. UE n. 651/2014). Qualora i soggetti richiedenti non soddisfino le condizioni previste dal medesimo articolo del Gber, le agevolazioni sono concesse in regime de minimis.


Le agevolazioni possono essere cumulate con altri aiuti di Stato, anche de minimis, nei limiti previsti della rispettiva disciplina europea in materia di aiuti di Stato.


Possono beneficiare delle agevolazioni di cui ai successivi Capi II e III, le imprese femminili con sede legale e/o operativa ubicata su tutto il territorio nazionale, costituite da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione.


Le lavoratrici autonome non tenute all'obbligo di iscrizione al registro delle imprese, devono essere in possesso unicamente della partita IVA, aperta da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, fatti salvi l'avvenuta iscrizione all'ordine professionale di riferimento, ove necessaria per l'esercizio dell'attività professionale interessata.


Possono presentare domanda di acceso alle agevolazioni anche le persone fisiche che intendono costituire una impresa femminile. In tal caso, l'ammissione alle agevolazioni è subordinata alla trasmissione, da parte delle richiedenti, entro sessanta giorni dalla comunicazione del positivo esito della valutazione. della documentazione necessaria a comprovare l'avvenuta costituzione dell'impresa o, in caso di avvio di attività libero professionali, l'apertura della partita IVA.


Incentivi per la nascita delle imprese femminili (Capo II del decreto)
I programmi di investimento per la costituzione e l'avvio di una nuova impresa femminile, dovranno essere relativi:


Le iniziative devono essere realizzate entro ventiquattro mesi dalla data di trasmissione del provvedimento di concessione delle agevolazioni controfirmato dall'impresa femminile beneficiaria, pena la revoca delle agevolazioni concesse. È prevista solo una eventuale proroga non superiore a sei mesi preventivamente autorizzata da Invitalia.


Le spese ammissibili non possono essere superiori a 250.000 euro più IVA.


L’agevolazione è concessa sotto forma di contributo a fondo perduto, come di seguito riportato:


Sono ammissibili le seguenti spese:


Il contributo al capitale circolante può essere speso per il pagamento delle seguenti spese:


Alle imprese beneficiarie delle agevolazioni possono essere inoltre erogati servizi di assistenza tecnico-gestionale durante tutto il periodo di realizzazione degli investimenti o di compimento del programma di spesa, fino a un valore massimo complessivo non superiore a 5.000 euro, di cui 3.000 euro per servizi erogati da Invitalia e 2.000 euro erogati sotto forma di voucher a copertura del 50% del costo per l'acquisto di servizi specialistici, di importo non inferiore a 4.000 euro, acquisiti da soggetti terzi esperti e qualificati in attività di marketing e comunicazione.


Incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili (Capo III)
I programmi di investimento per lo sviluppo e il consolidamento dell’impresa femminile, dovranno essere relativi:


Le iniziative devono essere realizzate entro ventiquattro mesi dalla data di trasmissione del provvedimento di concessione delle agevolazioni, pena la revoca delle agevolazioni concesse. E’ prevista solo una eventuale proroga non superiore a sei mesi preventivamente autorizzata da Invitalia.


Le spese ammissibili non possono essere superiori a 400.000 euro più IVA.


Le agevolazioni sono concesse secondo la seguente articolazione:


I finanziamenti agevolati:


In caso di aiuti concessi ai sensi del regolamento de minimis, qualora l'importo complessivo dell'agevolazione ecceda il massimale di aiuto concedibile ai sensi del predetto regolamento, l'importo del contributo a fondo perduto è ridotto al fine di garantirne il rispetto del massimale (200.000 euro in tre anni).


Sono ammissibili le seguenti spese:


Relativamente al capitale circolante, la percentuale di spesa ammissibile è così determinata:


Le spese ammissibili al capitale circolante sono:


Modalità attuative degli interventi di agevolazione (Capo IV)
Le agevolazioni di cui ai capi II e III sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello. Le domande dovranno essere effettuate esclusivamente elettronicamente, tramite l’apposita sezione del sito web di Invitalia.


L'apertura dei termini e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione saranno successivamente definite con provvedimento del Ministero dello Sviluppo Economico.


Le domande di agevolazione sono valutate secondo l'ordine di presentazione, entro sessanta giorni dalla data di presentazione della domanda.


Ai progetti ad alta tecnologia è assegnata una premialità in termini di punteggio aggiuntivo.


Azioni per la diffusione della cultura e la formazione imprenditoriale femminile (Capo V)
Il Fondo per l'impresa femminile, sostiene inoltre le seguenti azioni e iniziative:


Le azioni e iniziative sono definite sulla base di un piano di attività predisposto da Invitalia e possono prevedere l'attivazione di percorsi collaborativi con il coinvolgimento di soggetti e associazioni attivi sui temi della parità di genere e dell'imprenditorialità. La collaborazione con tali soggetti potrà assumere anche la forma di cofinanziamento su progetti di comune interesse.


Il piano di attività indica obiettivi, target, contenuti, canali, tempi e risultati attesi delle diverse azioni e iniziative, inclusa l'analisi dell'impatto degli interventi previsti dal Fondo e le azioni di comunicazioni e promozione delle iniziative.

 

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