Alberto Marchiori, presidente di Confcommercio Pordenone, è il nuovo presidente di Confcommercio del Friuli Venezia Giulia.
Lo ha deciso, in occasione del rinnovo cariche sociali, l’assemblea regionale di Confcommercio Imprese per l'Italia. La giunta di Confcommercio Fvg risulta composta anche dal vicepresidente vicario Giovanni Da Pozzo e dal vicepresidente amministratore Gianluca Madriz. Guido Fantini sarà il direttore regionale.
Nell’ambito della distribuzione delle deleghe, a Confcommercio Pordenone spettano le deleghe per i Rapporti con la Comunità europea, Infrastrutture, Lavoro, Urbanistica e Internazionalizzazione, a Udine Turismo e Credito, a Gorizia Commercio e Logistica.
Marchiori, 59 anni, titolare di un’agenzia immobiliare, membro di giunta della Camera di Commercio di Pordenone, incaricato uscente alle politiche comunitarie di Confcommercio nazionale, ritorna alla guida di Confcommercio regionale per la quarta volta nel rispetto della rotazione tra le quattro province. I precedenti incarichi dal 1996 al 1999, dal 2004 al 2006 e dal 2006 al 2008.
«Il primo pensiero – sono le parole di Marchiori – va al mio predecessore, Pio Traini, che ha gestito negli ultimi due anni la presidenza regionale da un punto di vista, quello della provincia di Gorizia, che è risultato il più colpito dalla crisi economica che ha interessato pesantemente anche il territorio locale».
La nomina di Marchiori è arrivata all’unanimità all’interno dell’assemblea regionale, «segnale di compattezza che fa piacere visto che le realtà che la compongono sono diverse sia geograficamente che economicamente. C’è infatti chi si trova a fare i conti con paesi come Slovenia e Austria che vantano una pressione fiscale inferiore a quella che preme sulle nostre aziende di confine e chi invece, come Pordenone, si confronta con il Veneto, regione di rango ordinario che contesta le prerogative della specialità Fvg».
Marchiori promette sin d’ora di «tenere conto delle diversità» e di voler «fare sintesi per un approccio comune davanti alla politica e alle istituzioni a tutela degli interessi degli associati di Confcommercio in regione». Il momento «non è facile», premette. E la responsabilità «è massima». «Auspicando che i timidi segnali di ripresa, al momento limitati al sentimento della fiducia, si concretizzino in fatti concreti – rileva il neopresidente –, vale a dire in un incremento di consumi e di utili per le imprese, il nostro impegno, elmetto in testa, sarà quello di rafforzare il peso dell’associazione davanti alla pubblica amministrazione, in primis nazionale ma anche regionale. Nessun dubbio che il cavallo di battaglia resta quello del pressing per l’abbassamento delle imposte che gravano sull’economia».