Dai 5mila euro inizialmente previsti, agli 8mila euro approvati dalla commissione Bilancio della Camera. A tanto ammonterà il Bonus mobili previsto per il 2023, mentre nel 2024 sarà di 5mila euro.
«Un ottimo risultato quello ottenuto», commenta il presidente nazionale di Federmobili, Stefano Calzavara, «frutto anche del lavoro di squadra delle associazioni della filiera, con Confcommercio in primissima linea. Il nostro obiettivo è ora ottenere pari contributo per il 2024 e, già dai primi mesi del nuovo anno, ci adopereremo in tal senso».
La buona notizia, in attesa del voto dell’aula alla Camera e a Senato, arriva da un emendamento al ddl Bilancio, con il quale si conferma la detrazione fino al dicembre 2024. Il tetto di spesa su cui calcolarla è cambiato più volte: nel 2022 è stato fissato a 10mila euro e, secondo la normativa attualmente in vigore, sarebbe sceso a 5mila euro nel 2023 e nel 2024.
Come funziona
Il bonus mobili è una detrazione del 50% delle spese sostenute per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici efficienti, destinati all’arredo di un immobile abitativo ristrutturato.
Non cambieranno le regole per usufruire del contributo. La detrazione Irpef sarà ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Per ottenerlo, è necessario che nell’immobile sia stato realizzato un intervento di manutenzione ordinaria (solo sulle parti comuni), manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, ricostruzione o ripristino a seguito di eventi calamitosi e aver usufruito del bonus ristrutturazioni.
Per gli arredi non ci sono condizioni particolari, mentre gli elettrodomestici devono avere una classe non inferiore a: