Con Risposta ad Interpello 23 agosto 2019, n. 340, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che, ai fini dell’applicazione della cedolare secca alle locazioni commerciali, la previsione presente nel contratto di locazione che fa dipendere la quota variabile del canone al fatturato del conduttore, non è di ostacolo all’assoggettamento del contratto stesso a tassazione sostitutiva.
Tale modalità di determinazione del canone, infatti, rientra nella libertà accordata alle parti di stabilire il contenuto del contratto, e non integra una determinazione privatistica della misura di indicizzazione, né un aggiornamento del canone.