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L'Italia che cambia - Intervento di Alberto Marchiori, presidente Confcommercio Pordenone

 

Ogni giorno veniamo bersagliati da annunci che rendono noti cambiamenti non solo in ambito politico ma anche per  nuove fondazioni culturali, nuovi comitati di appartenenza cattolica, incontri-dibattiti sulla famiglia, incontri sull’economia e tanti altri ancora.
 
Tutto questo sembra preludere ad un grande trasformazione sociale ed economica che produrrà, adesso che si sono aperti i giochi per le prossime elezioni nazionali e regionali, nuovi schieramenti con assembramenti di forze politiche supportati da tante idee e progetti (suggerite ovviamente dagli organismi di cui in premessa) che prevedono un rapido cambiamento per il nostro bel Paese.
 
Una prospettiva che dovrebbe dare fiducia al cittadino se non fosse che:
 
1. I personaggi che ci propongono questi principi (fatta qualche rara eccezione) sono gli stessi che hanno lacerato e distrutto l’economia, l’impalcatura giuridico-costituzionale; ampliato a dismisura la burocrazia, aumentato vertiginosamente il debito pubblico, creato notevoli privilegi per la casta. Questi personaggi sono stati altresì incapaci di trasmettere quella cultura comunitaria che ha fatto perdere i fondi strutturali. La lista sarebbe troppo lunga e meriterebbe un trattato a sé.
 
2. L’anomalo “Governo tecnico” del prof. Monti, che ha il merito di avere dato credibilità al nostro Paese in Europa e nel mondo, altro non ha fatto che aumentare il livello di tassazione (tipico dei paesi dal socialismo reale) e creato nuove riforme mascherate da concetti di liberalizzazione. Ciliegina sulla torta: ha portato il Paese ad un livello di recessione  che non ha paragoni nel tempo passato.
 
3. L’attuale coalizione politico–trasversale che sostiene il Governo Monti, non ha voluto autoriformarsi e tanto meno tagliare gli sprechi che avrebbero potuto evitare ulteriori tassazioni (come la riduzione delle deducibilità) e l’aumento dell’IVA.
 
La maggior parte dei cittadini a questo punto fatica a comprendere. Perché:
 
• A fronte di una  recessione pesantissima e quasi irreversibile che sta portando alla costante e continua perdita di aziende e di posti di lavoro (i contribuenti non potranno più pagare le tasse in quanto disoccupati con conseguente aumento dei costi sociali). Perché non si pensa di ridurre, invece, le tasse, la burocrazia e tagliare i costi della politica e gli sprechi? Si pensi, invece, di facilitare la nascita e lo sviluppo di nuove imprese e di nuovi posti di lavoro con delle premialità: aumentare cioè la base imponibile che garantirebbe un inequivocabile incremento delle entrate.
 
• Non si promulga una nuova legge elettorale che metta nelle condizioni i cittadini di poter scegliere i propri candidati e  soprattutto garantisca Governi stabili?
 
• Non si fa una vera riforma della Giustizia?
 
• Non si riducono i numeri dei Parlamentari?
 
• Non si riducono i dipendenti Pubblici?
 
• Non si razionalizza la spesa Pubblica?
 
• Non si chiariscono i vari ruoli di potere Istituzionale?
 
• Non si effettuano le vere Liberalizzazioni che gravano pesantemente sulle tasche degli Italiani?
 
• Non si equiparano a tutti livelli le Regioni d’Italia?
 
• Si continua a legiferare senza fare rispettare le Leggi, o solo in alcune realtà?
 
Perché , Perché, Perché?
 
Nonostante tutti questi interrogativi,nonostante la nascita del movimento di Grillo, di Fermate il Declino e tanti altri e nuovi movimenti e partituncoli finalmente è successo qualcosa di nuovo.
 
Anche l’Italia ha la sua B.B.C.! Finalmente una nuova Rete Televisiva?
 
No! Il PD ha Democraticamente scelto la prima “B”  con Bersani, il PDL un pò meno Democraticamente ha scelto la seconda “B”, Berlusconi e l’UDC ha messo in campo la “C” con  il giovane Casini.
 
Ebbene, dopo questa ventata di novità si è ritenuto di proporre l’Innovazione nell’Innovazione candidando da parte del PDL e dell’UDC proprio quel tecnico che ci ha messo tutti sul “lastrico” e cioè Mario Monti, sparigliando le carte a Bersani e a tutta la sua coalizione.
 
Tutto ciò potrebbe sembrare anche divertente, se non fosse per le precedenti premesse che stanno lacerando il Paese.
 
Questi signori continuano imperterriti a farsi gli “affaracci propri” come se nulla fosse successo, dimenticandosi della crisi e del continuo e costante impoverimento degli Italiani, dell’aumento della criminalità e  della pesantissima percentuale di cittadini che hanno già deciso di non andare a votare .
 
Nel frattempo però si è fatta una cosa seria. Sì gli animali sono stati finalmente equiparati agli esseri umani e anche questo ci sta. Ma come sempre ci sono degli eccessi che rischiano di svilire le cose importanti. Dovremo soccorrere gli animali alla stessa stregua degli esseri umani. Spero proprio di non dover essere io ad effettuare una respirazione “bocca a bocca” ad un orso o ad un lupo.

 

Alberto Marchiori
PRESIDENTE CONFCOMMERCIO IMPRESE PER L’ITALIA
ASCOM PORDENONE

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