Sono imbufaliti gli operatori commerciali di Pordenone che in questi giorni hanno ricevuto, dal Comune di Pordenone, l’avviso di pagamento della Tares per l’anno d’imposta 2013.
Oltre agli importi esageratamente elevati (in molti casi gli aumenti sono superiori al 300 per cento), l’avviso riporta la scadenza perentoria del 16 dicembre, senza però specificare che il pagamento, per alcune categorie commerciali, può essere dilazionato in un numero massimo di 6 rate mensili.
L’Ascom ha ricordato al Comune che entro tale data le imprese commerciali dovranno anche pagare, tra i vari adempimenti, anche Imu, Irpef, Iva, tredicesime e doppia contribuzione. Una vera e propria mazzata per il comparto del Terziario.
Come si evince dalla delibera comunale del 29 novembre scorso (n. 256) pubblicata sul sito del Comune di Pordenone, dove per altro sono state in parte accolte le richieste della Confcommercio provinciale, c’è la possibilità per alcune categorie economiche inserite nella classi
n. 22 (ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub);
n. 23 (mense, birrerie, amburgherie);
n. 24 (bar, caffè, pasticcerie)
n. 27 (ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizze al taglio)
che ne facciano richiesta, di ottenere una dilazione nel pagamento per la sola quota Tares di competenza comunale.
Più in particolare gli uffici pubblici hanno la possibilità di concedere, su specifica richiesta motivata dal contribuente, la rateizzazione degli importi a debito dovuti fino a un massimo di 6 rate mensili. L’apposita modulistica e la delibera comunale sono scaricabili anche dalsito associativo.
In ogni caso, entro il 16 dicembre, dovrà essere corrisposta la quota servizi spettante allo Stato (su F24 codice tributo 3955) nella misura di euro 0,30 per metro quadrato di superficie tassabile.
A fronte di questa incompleta e fuorviante informazione riportata nell’avviso di pagamento,che ha ingenerato ulteriore confusione tra gli operatori, l’Ascom-Confcommercio ha fatto richiesta di un ennesimo incontro con il Sindaco per chiarire definitivamente tutti gli aspetti operativi.
Per le attività commerciali sarà, inoltre, possibile verificare le superfici inserite nel calcolo dell’imposta e chiedere una riduzione qualora lo smaltimento dei rifiuti non avvenga per il tramite del servizio comunale.
La Confcommercio provinciale conferma la disponibilità dei propri uffici per l’assistenza alle singole aziende al fine di verificare la correttezza dei conteggi.