Una direttiva dell'Ue rivoluzione il ritiro dei vecchi apparecchi elettronici: da ''uno contro uno'' a ''uno contro zero''. La novità interesserà i grandi punti vendita, quelli con una superficie di vendita maggiore a 400 metri quadrati (il ritiro sarà facoltativo per i punti più piccoli).
Nuovo provvedimento per la direttiva Ue riguardo lo smaltimento di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Sparisce il cosiddetto "uno contro uno", ora si può consegnare un piccolo elettrodomestico (meno di 25 centimetri) presso un grande rivenditore senza l'obbligo di acquistare un prodotto simile.
Anche in Italia nasce l"'uno contro zero", in negozi con superficie di vendita di almeno 400 metri quadrati. Il provvedimento sarà applicato in due periodi, il primo per le Aee (apparecchiature elettriche elettromeccaniche) e i pannelli fotovoltaici, il secondo per tutti gli strumenti elettrici ed elettronici.
Sulla Gazzetta ufficiale è stato comunicato che la normativa è entrata in vigore il 12 aprile 2014.
Da questa data, chi vorrà disfarsi di un piccolo elettrodomestico potrà consegnarlo in un esercizio commerciale, l'obbligo di smaltimento sarà garantito dai gestori del negozio, senza nessun vincolo di acquisto di un prodotto simile a quello usato.
È proprio questa la differenza con la norma Raee (rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche) precedente, chiamata "uno contro uno". Si passa all"'uno contro zero", una consegna senza il vincolo di comprare un nuovo apparecchio.
La novità interessa i grandi punti vendita, quelli con una superficie di vendita maggiore a 400 metri quadrati (il ritiro sarà facoltativo per i punti più piccoli).
Per il decreto sarà in vigore un periodo di transizione, fino al 14 agosto 2018; il provvedimento si applicherà anche ai pannelli fotovoltaici. Dal giorno successivo si potranno smaltire anche i dispositivi medici infetti.
La nuova direttiva vuole prevenire l'impatto negativo derivante dalla produzione delle apparecchiature elettriche ed elettroniche del loro riciclo.
Si punta ad un aumento della raccolta con una gestione, entro il 2019, dell'85% dei Raee delle famiglie italiane o del 65% delle apparecchiature sul mercato. Tre volte tanto rispetto ad oggi. In questo modo la speranza è che anche i flussi illegali di gestione dei rifiuti vengano sempre più limitati. 11 tutto in un'ottica del riutilizzo.