Le Commissioni Ambiente e Attività Produttive del Senato, in sede di esame del decreto-legge sulla competitività, hanno approvato un emendamento che, all'art. 4, comma 2, del decreto legge n. 2/2012, recante "Disposizioni in materia di commercializzazione di sacchi per asporto merci", sopprime le parole "A decorrere dal sessantesimo giorno dall’emanazione dei decreti di natura non regolamentare di cui al comma 2".
Con la soppressione del riferimento all'emanazione dei decreti attuativi del divieto di commercializzazione dei sacchi non conformi, di fatto si fanno partire le sanzioni a decorrere dal giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge di conversione del decreto-legge sulla competitività.
Come preannunciato in aula al Senato dal Vice Ministro allo Sviluppo Economico, Claudio De Vincenti, (lo riferisce l’ANSA) sul decreto, che dovrà poi essere poi trasmesso alla Camera e convertito in legge entro il 23 agosto, verrà posta la questione di fiducia su un maxi-emendamento, che, come accade in questi casi, dovrebbe riproporre il testo licenziato dalle Commissioni.
In sostanza, a meno di “sorprese”, le sanzioni entreranno in vigore entro il mese di agosto.
Ricordiamo che la violazione delle disposizioni concernenti la commercializzazione dei sacchetti di plastica è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma da 2.500 euro a 25.000 euro, aumentata fino al quadruplo del massimo se la violazione del divieto riguarda quantità ingenti di sacchi per l'asporto oppure un valore della merce superiore al 20 per cento del fatturato del trasgressore.