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Tributi locali: l'Ascom scrive ai Sindaci della provincia di Pordenone

L’attuale crisi economica che sta interessando il tessuto delle piccole e medie imprese del nostro territorio sta determinando numerose chiusure di realtà anche storiche appartenenti al settore terziario. Tale fenomeno colpisce indistintamente le comunità grandi e piccole. In entrambi i casi la conseguenza, per quel che riguarda il settore da noi rappresentato, è lo svuotamento dei centri abitati oltre, naturalmente, alla perdita di posti di lavoro.


Nella maggior parte dei casi gli imprenditori si vedono costretti a chiudere la propria attività (molto spesso l’attività che ha impegnato più generazioni della stessa famiglia) in quanto la pressione fiscale, centrale e locale, è diventata eccessivamente pesante. Tale fenomeno deve ulteriormente essere contestualizzato anche con le difficoltà che oggi le nostre imprese hanno nell’accesso al credito  


In questa situazione tuttavia le Istituzioni Comunali, che nel nostro ordinamento sono quelle più vicine al cittadino, possono svolgere un ruolo importante per riuscire almeno ad arginare i fenomeni sopra specificati. Oggi i Comuni possono manovrare importanti leve dell’imposizione fiscale locale; su tali tributi molto spesso il Comune può determinare la propria imposizione all’interno di determinati range percentuali o attraverso l’applicazione di particolari coefficienti. Dall’applicazione di tali formule algebriche, il tributo che ogni singolo soggetto è tenuto a versare subisce delle variazioni molto marcate.


Per le motivazioni evidenziate, chiediamo pertanto che nell’applicazione e nelle simulazioni di calcolo dei tributi locali, siano tenute in dovuto conto le nostre deduzioni e che, compatibilmente alle esigenze di bilancio, l’incremento delle aliquote di tassazione sulle imprese del terziario non diventi una regola generale, bensì venga attentamente valutato di volta in volta, considerandone le conseguenze economiche anche sulle singole attività.


Inoltre, anche al fine di mantenere il rapporto tra Istituzioni Locali e cittadini contribuenti, chiediamo che la riscossione dei tributi locali possa essere seguita direttamente dagli uffici comunali e non da concessionarie  che sempre di più si comportano come agenzie di recupero crediti e con le quali il contribuente riesce difficoltosamente ad intrattenere dei rapporti soprattutto in caso di contestazioni e contenziosi.

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