Il coordinamento delle Associazioni pensionati del lavoro autonomo (CAPLA) che riunisce i pensionati di Ascom-Confcommercio, Cia, Confartigianato, Coldiretti, Cna che rappresentano circa 20.000 associati in provincia di Pordenone, prende posizione in riferimento alla polemica relativa alla nuova costruzione dell’ospedale di Pordenone.
Il coordinatore Remo Pietrani, sostiene che “La principale preoccupazione del coordinamento rispetto all’ospedale, è quella di mettere a disposizione di tutta la popolazione della provincia, principalmente quella anziana, che più ne ha bisogno, una struttura ospedaliera all’avanguardia e all’altezza delle aspettative che i cittadini hanno a tutela della salute, il bene più prezioso delle persone. L’ospedale deve servire poi l’intero territorio provinciale e quindi essere facilmente raggiungibile da tutti”.
Continua Pietrani “Il sito di via Montereale richiederebbe grossi interventi e porterebbe con se, per anni, i disagi tipici di un cantiere. Disagi quali rumori, polveri e aumento del traffico pesante che andrebbero a sommarsi alle necessità operative di un ospedale in attività, e quindi spostamento di reparti, sistemazioni provvisorie, oltre ad altre difficoltà. Tutto questo a scapito dei malati, delle loro famiglie che frequentano la struttura, e di chi abita quella parte di Pordenone”.
Per queste motivazioni il CAPLA sostiene che la realizzazione in Comina sia la più opportuna, cioè quella che può garantire il miglior risultato finale, eliminando ogni disagio in fase di costruzione e anche di utilizzo futuro dando alla provincia un ospedale moderno.
Non va dimenticato che la soluzione in Comina è in grado di ridurre il traffico cittadino con le positive ricadute anche dal punto di vista ambientale.
“Non si capisce perchè le indecisioni del comune di Pordenone debbano gravare sulla popolazione di tutta la provincia” – ha sottolineato Pietrani.