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Diritto di recesso o di ripensamento

Riceviamo ad oggi ancora numerose segnalazioni da parte di negozianti che devono gestire richieste di cambio o di restituzione della merce con richiesta di rimborso del prezzo pagato, nonostante la merce non sia difettosa, da parte di clienti che hanno acquistato beni direttamente in negozio.


Ricordiamo che il Codice del Consumo prevede un “DIRITTO DI RECESSO” o di “RIPENSAMENTO” (unilaterale e incondizionato) da parte del consumatore, entro 14 giorni dall’acquisto, solo ed esclusivamente nei contratti conclusi a distanza o al di fuori dei locali commerciali, ad esempio nei canali di vendita online.

In assenza di vizi del bene acquistato in negozio, il consumatore che volesse avere un cambio merce, non ha quindi alcun diritto in tal senso.


In caso invece di prodotto difettoso o non conforme, indipendentemente da dove sia stato effettuato l’acquisto, la legge prevede la “Garanzia Legale” o “dei 2 anni”, contenuta negli artt.128 e seguenti del Codice del Consumo. Per fare valere la Garanzia Legale è sufficiente conservare lo scontrino fiscale o la ricevuta o una traccia della spesa effettuata.


Quando compare un difetto di conformità o un malfunzionamento, è possibile, entro 2 anni dall’acquisto, chiedere al negoziante la riparazione o la sostituzione del prodotto senza alcuna spesa (nemmeno quelle di reso in caso di acquisti online. Dalla scoperta del difetto il consumatore ha tempo 2 mesi per la segnalazione, che conviene sempre fare in forma scritta con raccomandata. Se la riparazione è troppo onerosa e la sostituzione non è fattibile, il consumatore può chiedere o la riduzione adeguata del prezzo di acquisto o la risoluzione del contratto l’annullamento dell’acquisto o il recesso dal contratto (risoluzione) con la restituzione della somma versata.

Il venditore non può obbligare a un altro acquisto in negozio o all’accettazione di un voucher sostitutivo, a meno che il consumatore non sia d’accordo. Anche la merce in saldo deve essere coperta da garanzia, salvo comunicazione chiara ed esplicita del negoziante prima dell’acquisto.


Si considera difetto di conformità anche un prodotto funzionante che il negoziante aveva assicurato essere adatto alle nostre particolari esigenze, ma che in realtà non le soddisfa affatto

 

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