Come noto, il Decreto Legge n. 192 del 2014 (cosiddetto "Decreto Milleproroghe"), concede una nuova opportunità ai contribuenti che per legge hanno perso il beneficio alla rateizzazione delle cartelle di riscossione alla data del 31 dicembre 2014.
Infatti, secondo quanto stabilito dal citato provvedimento, i contribuenti interessati potranno richiedere la rateizzazione fino ad un massimo di 72 rate (6 anni) presentando la domanda entro il 31 luglio 2015 (si precisa che i moduli per la richiesta della rateizzazione sono disponibili nella sezione "Modulistica – Rateazione" del sito internet di Equitalia, www.gruppoequitalia.it).
Ci sono però alcuni limiti rispetto alle regole generali sulla rateizzazione:
Oggi circa la metà delle riscossioni di Equitalia avviene tramite il pagamento dilazionato. Nei primi due mesi del 2015 sono pervenute all'agente della riscossione in media circa 20.000 nuove richieste alla settimana, portando l'ammontare complessivo di rateazioni a 2.650.000 per un importo di circa 28,5 miliardi di euro.
Di seguito, si riporta un Vademecum su come ottenere la rateizzazione del pagamento delle cartelle esattoriali.
VADEMECUM SULLA RATEIZZAZIONE DELLE CARTELLE ESATTORIALI
I contribuenti hanno a disposizione condizioni particolarmente favorevoli per il pagamento a rate delle cartelle. È possibile, infatti, ottenere un piano di rateizzazione straordinario fino a 120 rate (10 anni) oppure un piano ordinario a 72 rate (6 anni). L'importo minimo di ogni rata è, salvo eccezioni, pari a 100 euro. I piani sono alternativi per cui, in caso di mancata concessione di una dilazione straordinaria, si può chiedere una rateazione ordinaria. Finché i pagamenti sono regolari, il contribuente non è più considerato inadempiente e può ottenere il DURC ed il certificato di regolarità fiscale per poter lavorare con le pubbliche amministrazioni. Inoltre, il contribuente che paga a rate è al riparo da eventuali azioni cautelari o esecutive (fermi, ipoteche, pignoramenti).
Come ottenere fino a 120 rate.
In caso di grave e comprovata situazione di difficoltà legata alla congiuntura economica ed estranea alla propria responsabilità, i contribuenti possono chiedere di pagare secondo un piano straordinario che può arrivare fino a un massimo di 120 rate (10 anni). I criteri per ottenere un piano straordinario di rateizzazione sono contenuti in un apposito Decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze che stabilisce il numero di rate concedibili in base alla disponibilità economica del richiedente. Presentando una domanda motivata, si possono ottenere più di 72 rate quando l'importo della singola rata è superiore al 20% del reddito mensile del nucleo familiare. Questo parametro è valido anche per le ditte individuali. Per le altre imprese, invece, la rata deve essere superiore al 10% del valore della produzione mensile e deve essere garantito un indice di liquidità adeguato (compreso tra 0,5 e 1).
Come ottenere fino a 72 rate.
Per debiti fino a 50.000 euro è tutto più semplice e veloce: si può ottenere un piano ordinario di rateizzazione compilando un modulo disponibile sul sito internet di Equitalia (www.gruppoequitalia.it) e negli sportelli di Equitalia, e riconsegnarlo a mano oppure spedirlo con raccomandata con ricevuta di ritorno. Per importi oltre 50.000 euro è sufficiente allegare alcuni documenti che dimostrino lo stato di difficoltà economica. È possibile richiedere rate variabili e crescenti, anziché rate costanti, in modo da poter pagare meno all'inizio nella prospettiva di un miglioramento della condizioni economiche.
Proroga e decadenza.
I piani di rateizzazione, ordinari e straordinari, possono essere prorogati una sola volta. In entrambi i casi si può chiedere una proroga ordinaria (in ulteriori 72 rate) oppure, in presenza dei requisiti previsti, una straordinaria (massimo 120 rate). Si decade dal beneficio della rateazione in caso di mancato pagamento di 8 rate anche non consecutive.
Come presentare la domanda.
La domanda, comprensiva della documentazione necessaria, inclusa copia del documento di riconoscimento, si può presentare tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, a mano presso uno degli sportelli dell'agente della riscossione competente per territorio o specificati negli atti inviati da Equitalia oppure, per i debiti inferiori a 50.000 euro, direttamente on-line, sul sito www.gruppoequitalia.it, dove è possibile scaricare tutti i moduli.