Una recente normativa ha modificato il sistema di vendita dei fiammiferi che da gennaio sono considerati prodotti a prezzo libero anziché prodotti sottoposti ad aggio.
Da quest’anno, quindi, non si applica più l’imposta di fabbricazione e sono state abolite le relative tariffe di vendita, conseguentemente il prezzo è libero. Sui nuovi prodotti non sarà più applicato il contrassegno fiscale che distingueva quelli sottoposti a tassazione all’origine.
I fiammiferi acquistati e venduti dal primo gennaio 2015 sono assoggettati ad Iva ordinaria, di conseguenza, per la relativa vendita il rivenditore (tabacchi, edicole) dovrà emettere lo scontrino fiscale con Iva al 22% e si potranno stabilire autonomamente le percentuali di ricarico da applicare ai prodotti acquistati dall’inizio anno. I fiammiferi acquistati in precedenza potranno essere venduti con le vecchie modalità fino ad esaurimento delle relative scorte (eventuali rimanenze devono essere in ogni modo documentate).
Attenzione quindi ad emettere sempre lo scontrino fiscale, salvo per le vecchie scorte, dato che la vendita si andrà a cumulare con i corrispettivi relativi alla merce varia, assoggettata alla medesima aliquota Iva. Inoltre, alla fine dell’anno i fiammiferi andranno anche conteggiati ai fini delle rimanenze di magazzino.