Gli operatori del commercio, dei pubblici esercizi e del turismo, intenzionati ad istallare sistemi di difesa passiva ed impianti di video sorveglianza nei luoghi di lavoro, presto lo potranno fare con maggiori facilitazioni e minori tempi di attesa, nel rispetto dell'articolo 4 delle Legge 300 del 1970 (Statuto dei lavoratori).
Un consistente aiuto verrà infatti offerto dall'accordo raggiunto tra Confcommercio del Friuli Venezia Giulia e i sindacati di categoria Filcams/Cgil, Fisascat/Cisl, Uiltucs/Uil e la Direzione Regionale del Lavoro che prevede una semplificazione dell'iter burocratico con il coinvolgimento dell'Ente Bilaterale ed un abbattimento dei tempi di attesa per il ricevimento della autorizzazione all'installazione.
Giuseppe Bortolussi, Vicepresidente della Confcommercio di Pordenone e Presidente dell'Ente Bilaterale FVG, sottolinea che "la sicurezza è un diritto fondamentale per cittadini, lavoratori ed imprenditori, oltre che un elemento primario di crescita economica per il territorio. Nel corso degli ultimi anni però il rischio di rapina, causa le consistenti giacenze di denaro per attività commerciali come oreficerie, ricevitorie, tabaccherie, pubblici esercizi, farmacie, edicole e distributori di carburanti, è aumentato.
Pertanto, grazie a questo protocollo, le imprese che vorranno installare un sistema di videosorveglianza lo potranno fare in modo più agevole".
L'accordo già siglato venerdì 29 luglio 2011 presso la Direzione Regionale del Lavoro è stato reso esecutivo con l'incontro tecnico tenutosi venerdì 30.09.11 ed avrà efficacia per le imprese associate alla Confcommercio o che aderiscano all'EBITER FVG.
Mauro Agricola, Vicepresidente dell'Ebiter FVG e rappresentante sindacale, sottolinea che "con questo protocollo le aziende potranno celermente installare i sistemi di videosorveglianza, nel pieno rispetto della normativa sulla Privacy ma soprattutto dell'art. 4 dello Statuto dei Lavoratori.
Ricorda, altresì, che le aziende dovranno avere la necessaria autorizzazione preventiva da parte della Direzione Provinciale del Lavoro, prima di effettuare qualsiasi installazione per evitare di incorrere in sanzioni, anche pesanti".
Le imprese dovranno presentare apposita richiesta preventiva all'Ente bilaterale, corredata da una piantina dei locali con ubicazione delle telecamere e angolo di ripresa, schede tecniche (norme UNI CEI), 2 marche da bollo da 14,62 euro.
La domanda sarà esaminata da una apposita commissione che invierà poi il proprio parere alla Direzione Provinciale del Lavoro territorialmente competente che provvederà poi al rilascio dell'autorizzazione.