Dal 4 maggio sarà possibile riprendere le attività di trasporto e montaggio mobili solo ed esclusivamente per le attività specifiche indicate nei codici ateco 43.32.02 e/o 49.42.00
E' necessario che i Codici Ateco siano riportati nella visura camerale.
Il DPCM del 26 Aprile ha prorogato la sospensione delle attività di commercio al dettaglio la cui apertura è stata annunciata per il 18 Maggio. Con il medesimo decreto è stato fornito un allegato nel quale vengono dettagliate le attività che potranno, invece, riprendere ad operare con l’inizio della prossima settimana.
Le attività sono state esplicitate secondo i Codici Ateco di appartenenza.
Il codice 47.59.10 NON rientra tra quelli presenti nell’allegato, quindi i negozi di arredamento potranno riaprire completamente la loro attività dal 18 Maggio 2020 (salvo diverse indicazioni future).
I codici inseriti nel citato allegato, che sono di interesse per la nostra categoria, risultano essere due e vanno intesi completi di tutti i loro sottocodici:
Il sottocodice Ateco 43.32.02, prevede:
Chi, nella registrazione della propria attività, ha inserito il codice 43.32.02 dal 4 Maggio 2020 può riprendere l’attività di consegna e montaggio.
Il sottocodice Ateco 49.42.00, prevede:
In questo caso se, nella registrazione della propria attività, è inserito il codice 49.42.00 l’attività di trasloco è concessa anche al negozio. Poiché l'attività di trasloco realizzata da un negozio di arredamento verosimilmente riguarda la movimentazione di merci che sono anche oggetto di una compravendita, in questi casi è possibile provvedere alla consegna e al montaggio dei mobili eventualmente acquistati dal cliente in occasione del trasloco
Segnaliamo che è comunque possibile avvalersi di operatori esterni all'azienda (trasportatore/installatore) in possesso dei codici ateco autorizzati.
Federmobili sta insistendo con il Governo per ottenere un chiarimento definitivo che consenta di sbloccare l'attività di trasporto, consegna, montaggio e gestione amministrativa necessarie per espletare gli ordini in giacenza, indipendentemente dalla presenza in visura dei suddetti codici.
Ciò per consentire, da un lato, la maggior integrazione delle filiere interessate dall’allegato 3 del DPCM 26 aprile 2020 (che include, tra gli altri, il codice ATECO 31 "Fabbricazione di mobili") e, dall’altro lato, di consentire attività ritenute essenziali per soddisfare i bisogni della popolazione soprattutto con riferimento ad interventi in strutture non ancora arredate.