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Privacy. Indicazioni per le attività commerciali, associative e ricreative nel periodo estivo.

Il Garante della protezione dei dati personali ha pubblicato una scheda contenente alcune indicazioni per trattare i dati personali in conformità agli adempimenti previsti dalla normativa emergenziale (vedi allegato).

 

In particolare, le indicazioni sono rivolte al settore della ristorazione, alle attività ricettive, al commercio al dettaglio, ai centri sportivi, ai musei, agli autonoleggi, alle attività culturali e ricreative, al cinema, agli spettacoli dal vivo, ai parchi tematici, alle sagre e alle fiere, alle terme, ai centri benessere, alle sale giochi e alle discoteche.

 

Dalle indicazioni fornite dal Garante in merito alla rilevazione dei dati, si desume che, le disposizioni adottate in questa fase emergenziale consentono di:

  • misurare la temperatura dei clienti, ma i dati rilevati
  • non possono essere né trascritti;
  • né conservati,
  • né possono essere associati ad altri dati,
  • e deve essere evitata la comunicazione a terzi.

 

Viene, inoltre, consentita la raccolta dei nominativi dei clienti e delle informazioni concernenti lo stato di salute, che possono essere rilasciate mediante autodichiarazioni.

L’Autorità, nella scheda, chiarisce che il cliente che si rifiuta di fornire i dati richiesti e, quindi, di rilevare la temperatura, di fornire il proprio nominativo o le informazioni sullo stato di salute, non può accedere ai locali dove si svolgono le attività commerciali, associative e ricreative sopra elencate.

 


Tuttavia, al fine di garantire la riservatezza dei dati raccolti, il Garante precisa che la temperatura, deve essere rilevata solo da soggetti espressamente autorizzati e che non può essere resa nota a terzi, ma deve essere comunicata solo all’interessato.


Inoltre, le informazioni sullo stato di salute dei clienti devono essere limitate:

  • all’assenza di contatti con persone positive al Covid-19,
  • all’inesistenza di obbligo di quarantena 
  • alla non provenienza da zone a rischio epidemiologico.


Relativamente alla conservazione dei dati, in nessun caso, possono essere conservati dati relativi alla temperatura rilevata, mentre è ammessa la conservazione di quelli relativi ai nominativi dei clienti e del loro stato di salute che possono essere conservati per 14 giorni, come previsto dalle disposizioni emergenziali.
In tal caso, la scheda in esame, precisa che sarà necessario indicare come finalità la prevenzione del contagio e, come base giuridica, l’implementazione dei protocolli di sicurezza anti contagio.


Inoltre le informazioni, relative allo stato di salute e i nominativi dei clienti, possono essere comunicate alle Autorità sanitarie per motivi di prevenzione sulla salute pubblica, mentre la temperatura rilevata non può essere, in nessun caso, comunicata a terzi, non essendo prevista la registrazione.

 

Scarica su documenti scheda riassuntiva protezione dati e COVID19.

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