Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legislativo che recepisce la direttiva Ue sui pagamenti della Pubblica Amministrazione alle imprese. La scadenza normale è 30 giorni, raddoppiabile solo in casi eccezionali.
"L'Italia è il primo grande Paese europeo a dare attuazione alla direttiva" sui tempi massimi dei
pagamenti della Pubblica Amministrazione alle imprese. E' quanto viene sottolineato nella nota di Palazzo Chigi a proposito dell'approvazione del decreto legislativo che recepisce la direttiva Ue sui pagamenti della Pubblica Amministrazione alle imprese.
"Il decreto legislativo è il frutto di una intensa attività di coordinamento del ministro per gli Affari Europei con il ministro co-proponente della Giustizia", si legge ancora nel comunicato. "L'Italia si dota, così, in anticipo sui tempi europei di una più rigorosa disciplina per contrastare i ritardi di pagamento, in particolare per quanto riguarda le Pubbliche Amministrazioni. Sono così assicurati termini certi di pagamento: di norma 30 giorni, che non possono comunque superare i 60, consentiti solo in casi eccezionali".
Il decreto, spiega ancora il governo, "prevede, altresi', una maggiorazione del tasso degli interessi legali moratori, che passa dal 7% all'8% in più rispetto al tasso fissato dalla Bce per le operazioni di rifinanziamento. Per quanto riguarda i rapporti tra imprese, il decreto legislativo dispone un regime rigoroso stabilendo che il termine di pagamento legale sia di 30 giorni e che termini superiori a 60 giorni possano essere previsti solo in casi particolari e in presenza di obiettive giustificazioni.
La disciplina del decreto legislativo si applicherà ai contratti conclusi a partire dal primo gennaio 2013. Le Pubbliche Amministrazioni e le imprese avranno così il tempo per adeguarsi alle nuove norme e per adottare procedure operative e contabili più funzionali a prassi di pagamento rapido".