Il radon è un gas radioattivo di origine naturale, inodore, incolore e insapore, che deriva dal decadimento dell’uranio ed è presente naturalmente nel suolo. Fuoriuscendo all’aperto si disperde in atmosfera, ma negli ambienti chiusi si accumula, raggiungendo in alcuni casi concentrazioni elevate tanto da costituire la seconda causa di tumore polmonare dopo il fumo.
Il D.Lgs. 101/2020 (art. 17) ha introdotto specifiche disposizioni in merito alla protezione dall’esposizione al radon nei luoghi di lavoro, stabilendo l’obbligo di effettuare le misurazioni della concentrazione media annua:
Il Friuli Venezia Giulia con Delibera di Giunta Regionale n. 1622 del 31.10.2024 pubblicata sul BUR n. 46 del 13.11.2024, ha individuato i Comuni in area prioritaria a rischio radon (area dove si stima che la percentuale di abitazioni con superamento della soglia di 300 Bq/m3 sia maggiore del 15%).
Sono esentati dalle misurazioni i locali di servizio, spogliatoi, sottoscala, corridoi e locali a basso fattore di occupazione (minore di 100 ore/anno).
Le imprese che dispongono di luoghi di lavoro situati al piano terra, in unità locali all’interno delle aree prioritarie, dovranno effettuare il monitoraggio della concentrazione di radon, tramite laboratori abilitati, entro 24 mesi dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’elenco delle aree prioritarie (G.U. n.299 del 21.12.24). Nel caso in cui i valori di concentrazione media misurati siano superiori a 300 Bq/m3, dovranno mettere in atto azioni di risanamento entro 2 anni dal ricevimento della relazione tecnica da parte del laboratorio incaricato.
Per le misurazioni nella nostra Regione si consiglia di rivolgersi all’ARPA FVG: https://www.arpa.fvg.it/temi/temi/radiazioni/notizie-in-evidenza/richiesta-dosimetro/
Per maggiori informazioni sulle modalità di misurazione: f.mazzon@terziaria.pn.it
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