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Verifica dei redditi: nuovo invito ai pensionati

E’ in corso da parte dell’Inps la seconda fase della verifica delle situazioni reddituali – tramite il cosiddetto “bustone”- per tutti quei pensionati che percepiscono trattamenti economici legati, per legge, al rispetto dei precisi limiti di reddito e che entro il 30 giugno scorso non hanno provveduto a trasmettere all’Istituto le informazioni richieste.


Un controllo a tappeto che l’Inps è tenuto a fare ogni anno tramite appositi modelli (RED, RED/EST, ICRIC, ICLAV, ACCAS/PS), a circa 7 milioni e mezzo di pensionati per avere conferma che le prestazioni legate al reddito siano corrisposte a tutti coloro che ne hanno diritto. Quest’anno l’Inps ha avviato una nuova modalità di raccolta delle informazioni reddituali svolta con la collaborazione dei Caaf (Centri Autorizzati di Assistenza Fiscale) e attraverso l’utilizzo dei servizi on-line accessibili dal portale www.inps.it.


Per coloro invece che non hanno provveduto a rispondere tramite il servizio on-line, con la documentazione contenuta nel “bustone”, l’Inps invita a provvedere in tal senso.


La verifica riguarda solo i redditi posseduti nel 2013 ma anche quelli eventuali del 2012 per coloro che l’anno scorso non hanno risposto all’invito.


Detti modelli debbono essere restituiti all’Inps entro il 15 febbraio 2015 tramite i consueti canali telematici.


Districarsi nella compilazione non è agevole né piacevole. E’ per questo, come già previsto negli anni precedenti, che gli interessati possono avvalersi dell’assistenza dei CAAF che sono da sempre autorizzati a tali operazioni attraverso l’apposita convenzione con l’Istituto previdenziale.


E’ importante ricordare che per non incorrere in errori nell’autodenuncia del reddito, che potrebbe portare a spiacevoli conseguenze e per tutti i chiarimenti del caso, negli uffici di 50&PiùCaaf e del patronato 50&PiùEnasco, presenti in ciascuna provincia, è stato previsto un apposito servizio gratuito con esperti operatori che provvedono alla predisposizione dei modelli e a svolgere tutte le eventuali ed ulteriori pratiche necessarie.


Naturalmente andando agli uffici è importante portare con sé tutti i documenti che attestino il possesso dei redditi richiesti.


Va evidenziato, che anche i pensionati residenti all’estero, che non hanno già trasmesso le informazioni richieste stanno ricevendo la comunicazione cartacea (Modello REDEST), da compilare e restituire all’Inps sempre entro il 15 febbraio 2015.

 

Quali redditi

Sia per la pensione minima che per la maggiorazione sociale, e’ il caso di ricordare che l’Inps considera tutti i redditi di qualsiasi natura, compresi quelli esenti o tassati alla fonte come gli interessi bancari e postali, i rendimenti da Bot e altri titoli.
Nel computo rientrano anche le rendite Inail e gli assegni assistenziali.
In altre parole bisogna denunciare tutto con la sola eccezione dei redditi provenienti da:
- la casa di abitazione;
- le pensioni di guerra;
- l’assegno di accompagno;
- i trattamenti di famiglia;
- i sussidi erogati da Enti Pubblici senza carattere di continuità

Nella tabella allegata sono sintetizzati i requisiti reddituali per ottenere l’integrazione della pensione al minimo.

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