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Contributi a fondo perduto previsti dai decreti legge “Ristori” e “Ristori-bis”

A partire dal 20 novembre 2020 e fino al 15 gennaio 2021, è possibile inviare le domande di accesso ai contributi a fondo perduto previsti dai decreti legge “Ristori” e “Ristori-bis” per i contribuenti che non avevano presentato l’istanza relativa al precedente contributo a fondo perduto previsto dal decreto legge “Rilancio”. Per coloro, infatti, che avevano già presentato la domanda la scorsa primavera l’accredito delle somme sul conto corrente avviene in modo automatico.

 

1. Come presentare l’istanza.
La domanda di accesso ai contributi a fondo perduto deve essere presentata via web mediante il portale “Fatture e corrispettivi” dell’Agenzia delle Entrate oppure attraverso l’utilizzo di un software di compilazione ed un successivo invio attraverso l’applicativo “Desktop telematico”. L’autenticazione potrà avvenire con le credenziali Fiscoonline o Entratel dell’Agenzia delle Entrate, tramite Spid, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, oppure mediante la Carta Nazionale dei Servizi (CNS). Nell’istanza devono essere indicati i codici fiscali del richiedente, dell’eventuale rappresentante od intermediario, le informazioni sulla sussistenza dei requisiti e l’IBAN del conto corrente su cui ricedere l’accredito.

 

2. A quali soggetti spettano i contributi a fondo perduto del Decreto “Ristori”.
I contributi a fondo perduto si rivolgono ai titolari di una partita IVA attivata in data antecedente al 25 ottobre 2020, e non cessata al momento della presentazione della domanda. In particolare, gli ulteriori requisiti per richiedere il contributo a fondo perduto del Decreto Ristori sono due:

  • esercitare come attività prevalente una di quelle rientranti nei codici ATECO elencati nella tabella dell’allegato 1 del Decreto “Ristori”;
  • avere avuto l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. Quest’ultimo requisito non è, invece, necessario se la partita IVA era stata attivata a partire dal 1° gennaio 2019.

 

3. A quali soggetti spettano i contributi a fondo perduto del Decreto “Ristori-bis”.
Il contributo a fondo perduto previsto dal Decreto “Ristori-bis”, invece, è destinato, esclusivamente, ai titolari di partita IVA che hanno il domicilio fiscale o la sede operativa nelle aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità (le cosiddette “Regioni rosse”). Gli altri requisiti sono analoghi a quelli del contributo del Decreto “Ristori”:

  • esercitare come attività prevalente una di quelle rientranti nei codici ATECO elencati nella tabella contenuta nell’allegato 2 del Decreto “Ristori-bis;
  • se titolari di una partita IVA aperta prima del 1° gennaio 2019, avere avuto l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019.
    Come per il contributo precedente, la partita IVA del richiedente deve essere stata attivata in data antecedente al 25 ottobre 2020, e non deve essere cessata al momento della presentazione della domanda.

 

4. Una nuova area tematica per tutti i Ristori.
Infine, si informa che sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate (www.agenziaentrate.it) è stata creata una nuova area tematica - raggiungibile direttamente dalla home page della medesima Agenzia - che raggruppa le informazioni su tutti i contributi a fondo perduto finora istituiti.
Al suo interno è possibile trovare informazioni sulla procedura di richiesta del contributo, sul calcolo delle somme spettanti, su cosa fare in caso di errori e sulle deleghe degli intermediari, oltre al riepilogo dei riferimenti normativi e dei provvedimenti emanati dall’Agenzia delle Entrate.

 

Per una maggior approfondimento sul tema e per agevolare ulteriormente la predisposizione della richiesta dei contributi, su Documenti trovate l’apposita guida realizzata dall’Agenzia delle Entrate.

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