Per i lavoratori autonomi iscritti all'Inps e per i professionisti associati alle casse previdenziali che abbiano percepito nel periodo d'imposta 2019 un reddito complessivo lordo imponibile ai fini Irpef non superiore a 50mila euro e abbiano subito nel 2020 un calo del fatturato non inferiore al 33% rispetto al 2019 entra in vigore l'esonero della contribuzione previdenziale e assistenziale (è al 100% fino a un tetto massimo di 3.000 euro sopra il quale, invece, si pagano i contributi). È stato infatti pubblicato sul sito del Ministero del Lavoro il decreto interministeriale che disciplina la misura da 2,5 miliardi approvata per venire incontro alle esigenze della vasta platea di occupati indipendenti danneggiati dalla pandemia da Covid-19.
Per poter ottenere l'agevolazione è necessario essere in regola con il versamento dei contributi. Le domande possono essere presentate dai professionisti iscritti agli enti di previdenza privati entro il 31 ottobre 2021, mentre per quelle indirizzate all'Inps il termine è fissato al 30 settembre prossimo.
Originariamente quest'ultima scadenza era fissata al 31 luglio, ma l'Inps, "in considerazione dei tempi di definizione e pubblicazione del decreto interministeriale", ne ha appunto disposto il rinvio. È stata così accolta la richiesta di Confcommercio, che aveva parlato di scadenza che “non consentirebbe ai soggetti interessati di accedere a un diritto riconosciuto loro dall'ultima legge di bilancio" chiedendo dunque una proroga "al fine di rendere realmente fruibile una misura che milioni di soggetti attendono da mesi a fronte di una situazione di crisi ancora pienamente in atto”.