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Impianti audiovisivi e silenzio-assenso: precisazioni ministeriali

Il Ministero del Lavoro, in risposta all’Interpello n. 3 dell’8 maggio 2019, precisa che non è consentito installare e utilizzare gli  impianti audiovisivi e di controllo sul lavoro in assenza di un atto espresso di autorizzazione, sia esso di carattere negoziale (accordo sindacale) o amministrativo (provvedimento).

 

Ricordiamo che gli impianti audiovisivi dai quali derivi anche la possibilità di controllo a distanza dei lavoratori, possono essere installati solo previo accordo con le rappresentanze sindacali aziendali (rsa/rsu) ovvero, in mancanza di queste, previa autorizzazione dell’Ispettorato del Lavoro (art.4,Legge 300/1970).

In difetto di tale accordo/autorizzazione installare telecamere, anche se spente, rappresenta un reato di natura penale.

L´installazione di una videocamera che, anche occasionalmente, possa riprendere l´attività o il passaggio di un dipendete nei luoghi di lavoro, senza accordo con le rappresentanze sindacali aziendali o l´autorizzazione dell’Ispettorato Territoriale del lavoro, determina responsabilità penali per il Datore di Lavoro. A nulla valgono le dichiarazioni delle aziende volte ad identificare l´inizio delle videoriprese solo dopo l´avvenuta autorizzazione di uno dei due organi identificati.

 

Nella sentenza della Corte di Cassazione – Sezione Penale 4331 del 2014 si evidenzia che il bene giuridico della riservatezza del lavoratore va tutelato a priori. Pertanto, la mera installazione non autorizzata di telecamere, anche se spente, si configura come un reato penale a carico del Datore di Lavoro.

Al fine di evitare una qualsivoglia problematica giudiziaria a riguardo, le telecamere devono quindi necessariamente essere montate solo dopo aver ricevuto l´autorizzazione prevista.

 

Per gli impianti di distribuzione di carburante il Ministero del Lavoro ha previsto un iter semplificato, in quanto l’attività è stata riconosciuta come particolarmente soggetta a rischio rapine. Non è quindi necessario, ai fini del rilascio dell’autorizzazione, l’accertamento tecnico preventivo dei luoghi da parte degli ispettori.

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