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News

POS - Pagamenti con moneta elettronica: Proroga entrata in vigore

 3.3.2014

Sulla Gazzetta ufficiale n. 49 del 28 febbraio scorso è stata pubblicata la legge 27 febbraio 2014, n. 15 che ha convertito il decreto-legge 30 dicembre 2013, n. 150 che stabilisce all'art. 9, comma 15-bis, la proroga al 30 giugno 2014 dell'obbligo di accettazione di pagamenti effettuati con carte di debito da parte dei soggetti che svolgono l'attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali.

Entro il nuovo termine potrà essere emanato un decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Banca d'Italia con il quale potrà essere modificata la soglia minima di 30 euro (già prevista dal decreto del Ministero dello sviluppo economico del 24 gennaio 2014, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale Serie generale, n. 21 del 27 gennaio 2014) ed eventuali limiti minimi di fatturato. Con lo stesso decreto potrà essere anche disposta l'estensione degli obblighi ad ulteriori strumenti di pagamento elettronici, anche con tecnologie mobili.



30.1.2014

POS - Pagamenti con moneta elettronica: slittamento fino al 30 giugno

Approvato dal Senato un emendamento al decreto legge Milleproroghe. Lo slittamento viene previsto ''al fine di consentire alla platea degli interessati di adeguarsi all'obbligo di dotarsi di Pos''.

L'Aula del Senato ha approvato l'emendamento della Commissione Affari Costituzionali al Dl milleproroghe che proroga al 30 giugno 2014 l'obbligo di accettare pagamenti con il bancomat per le transazioni sopra i 30 euro per commercianti e professionisti.

Commercianti e professionisti avranno 6 mesi di tempo in più prima di dover accettare per legge il pagamento con la moneta elettronica.

Lo slittamento, si legge nell'emendamento, viene previsto "al fine di consentire alla platea degli interessati di adeguarsi all'obbligo di dotarsi di Pos".

 


28.1.2014

Emanazione decreto del Ministero dello sviluppo economico 24.1.2014

POS: 30 € la soglia minima per i pagamenti - Deve garantire il servizio chi fattura oltre 200 mila €

Come noto, l'articolo 15, comma 4, del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, ha stabilito che a decorrere dal 1° gennaio 2014, i soggetti che effettuano l'attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, sono tenuti ad accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito.

Per "carta di  debito" si intende lo strumento di pagamento che consente al titolare di effettuare transazioni presso un esercente abilitato all'accettazione della medesima carta, emessa da un istituto di credito, previo deposito di fondi  in via anticipata da parte dell'utilizzatore, che non finanzia l'acquisto ma consente l'addebito in tempo reale.

L'articolo 15, comma 5, dello stesso decreto ha stabilito che "con uno o più decreti del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Banca d'Italia, vengono disciplinati  gli eventuali importi minimi, le modalità e i termini, anche in relazione ai soggetti interessati, di attuazione della disposizione".

Con il decreto del Ministero dello sviluppo economico del 24 gennaio 2014 (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale Serie generale, n. 21 del 27 gennaio 2014) viene data attuazione a tale disposizione.

In relazione agli effetti ed al rilevante numero di soggetti destinatari della disposizione, come peraltro più volte evidenziato in sede istituzionale anche dalla nostra Confederazione, il Ministero dello sviluppo economico ha ritenuto di dover adottare un principio di gradualità e sostenibilità per l'applicazione della nuova disposizione.

In particolare, è stato stabilito che l'obbligo di accettare pagamenti effettuati attraverso carte  di debito si applica a tutti i pagamenti di importo  superiore  a trenta euro disposti a favore di imprese o professionisti per l'acquisto di prodotti o la prestazione di servizi.

Allo stesso tempo, in sede di prima applicazione e fino al 30 giugno 2014, l'obbligo di accettazione di carte di debito si applica limitatamente ai  pagamenti effettuati a favore di imprese e professionisti il cui fatturato (dell'anno precedente a quello nel corso del quale è effettuato il pagamento) è superiore  a  duecentomila euro.

Il decreto ministeriale entrerà in vigore il prossimo 28 marzo, ossia dopo  sessanta giorni dalla data di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

Entro ulteriori 90 giorni da tale data è prevista l'emanazione di un ulteriore decreto del Ministero dello sviluppo economico con il quale potranno essere individuate nuove soglie e nuovi limiti minimi di fatturato. Con lo stesso decreto potrà essere anche disposta l'estensione degli  obblighi ad ulteriori strumenti di pagamento elettronici, anche con tecnologie mobili.

 

5.12.2013

 

Il decreto legge 18 ottobre 2012, n. 179 (Sviluppo bis) stabilisce all'art. 15, comma 4, che a decorrere dal 1° gennaio 2014 i soggetti che effettuano l'attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, sono tenuti ad accettare i pagamenti effettuati attraverso carte di debito.

 

Inoltre, il comma 5 dello stesso articolo prevede che "con uno o più decreti del Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Banca d'Italia, vengano disciplinati gli eventuali importi minimi, le modalità ed i termini, anche in relazione ai soggetti interessati. Con gli stessi decreti ministeriali potrà essere disposta l'estensione degli obblighi ad ulteriori strumenti di pagamento elettronici, anche con tecnologie mobili".

 

Allo stato, tali decreti non sono ancora stati emanati ma si ritiene, che pur in loro assenza, l'obbligo di cui al sopra citato art. 15, comma 4 decorra dal prossimo 1° gennaio. L'assenza di specifiche sanzioni non esonera comunque in alcun modo i destinatari dagli obblighi previsti.

 

Si segnala che, riguardo alla mancata emanazione delle disposizioni attuative, Confcommercio ha intrapreso un'azione presso i Ministri competenti.

In particolare, sono state evidenziate forti preoccupazioni rispetto ad ipotesi di coinvolgimento generalizzato di tutti gli operatori economici in un contesto in cui il costo della moneta elettronica, specie per i piccoli operatori, continua a permanere elevato. Si è altresì sottolineata l'importanza di assumere, con urgenza, iniziative coerenti con la necessità di assicurare alla vasta platea degli operatori interessati un quadro di riferimento certo e tempi di attuazione coerenti che, allo stato, non risultano essere quelli previsti dal decreto legge n. 179/2012.

 

Resta inteso che eventuali aggiornamenti sul tema verranno tempestivamente comunicati.

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