Il prossimo 24 ottobre è prevista l'entrata in vigore dell'art. 62 del D.L. 1/2012 che introduce importanti novità nell'ambito delle relazioni commerciali relative alla filiera agroalimentare.
Confcommercio, Confindustria e Rete Imprese Italia sono intervenute presso il Ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Mario Catania e il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà.
Le citate organizzazioni sindacali sottolineano in particolare che:
"Le disposizioni ivi contenute troveranno applicazione anche in caso di mancata adozione, entro tale data, del Decreto interministeriale, previsto dalla norma stessa, che ne dovrebbe definire le modalità attuative ma che ad oggi si trova ancora all'esame del Consiglio di Stato.
L'importanza di tale provvedimento, ancor più evidente in considerazione dell'attuale momento di profonda crisi economica, si riconduce all'esigenza imprescindibile di un indirizzo interpretativo quanto più possibile flessibile che, pur nel rispetto del dettato della norma, possa consentire di tener conto della molteplificità e complessità di situazioni e rapporti riconducibili a tale comparto nonchè delle prassi operative consolidate nei rapporti di filiera.
La mancata adozione del decreto attuativo lascerebbe invece spazio ad una interpretazione letterale della norma che comporterebbe elementi di rigidità insostenibili a carico degli operatori della filiera, tali da paralizzarne l'operatività, rappresentando in tal modo un freno importante per la ripresa economica.
Risulta pertanto assolutamente necessaria per le aziende nostre associate una congrua proroga che, senza stravolgere il dettato della norma, quanto meno rinvii la data di entrata in vigore di tutte le disposizioni ivi previste, al fine di accordare un arco di tempo ragionevole entro il quale possano essere apportati quei correttivi utili a rendere sostenibile l'impatto delle norme e ad evitare situazioni di disagio e di appesantimento per le imprese in un momento estremamente delicato per il loro posizionamento economico. Nel contempo le stesse sarebbero in grado di adottare tutte le misure necessarie per adeguarsi alle nuove prescrizioni normative, in linea con gli indirizzi interpretativi forniti dal Governo."